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venerdì 20 aprile 2012

Ex Sanatorio di Carignano

Un' esplorazione memorabile è stata quella nell'ex Sanatorio di Carignano, nei pressi di Lucca.
Questo vasto presidio ospedaliero creato negli anni 30 e abbandonato nel 2000 (altri dicono nel 1990) è stato ricavato da una ex villa Guidiccioni con impianto cinquecentesco.
Il consiglio che posso dare è di esplorare questo posto con cautela, RISPETTO, e in almeno sei persone proprio per la sua vastità e numerose stanze in cui è facile perdersi.
Per quanto riguarda i piani alti, in particolar modo il terzo, ricordatevi di camminare ai margini del pavimento se proprio volete visitarlo, ma solo per qualche metro!
Il pavimento è imbarcato, il soffitto crolla, e per quanto siano così invitanti i suoi corridoi non rischiate.
I soffitti dell'entrata dell'ospedale sono tutti affrescati, i corridoi della parte dell'accettazione sono ricoperti di muschio e fogliame.
Al suolo giacciono ancora vecchi registri, scatole di farmaci...
Molto suggestiva l'ipotetica sala operatoria con tanto di lettino e lampada a specchi.
Da visitare il cortile centrale con tanto di pozzo di pietra e la cappella dei primo del 900. L'altare di quest'ultima è stato distrutto probabilmente da vandali per rubare il marmo.
L'ex sanatorio comprende anche una piccola casa, probabilmente appartenente al  centralinista, con ancora tutti i nomi di infermieri e dottori posti in una sorta di schedario a parete.

Un pò di triste storia...
dal sito patrimoniosos.


'Ecco le Osservazioni al Piano presentate dalla Sezione lucchese di Italia Nostra.

Roberto Mannocci, presidente di Italia Nostra, Sezione di Lucca 

1. Il Piano, similmente a quello predisposto da Comune di Lucca e Azienda USL per il complesso di Arliano (un altro ex sanatorio che visiterò alpiù presto ndr), non prende in considerazione l’analisi volumetrica dello stato attuale e dello stato modificato, ma soltalto quello delle superfici globali. E’ una grave carenza che necessita di integrazione. [...]2. Il Piano, susseguentemente all’abbattimento di due ali dell’ex Ospedale fiancheggianti la villa storica e all’abbattimento di alcuni manufatti sparsi nell’area viene a creare, reimpiegando i volumi ( o le superfici?) abbattuti una sorta di “villettopoli” formata da 8 manufatti inammissibili in un’area collinare costituente in parte il parco della Villa Guidiccioni, in un complesso vincolato dal Ministero per i BB CC. ai sensi dell’art. 10, c.1 della L. 42/2004 perché “l’intero complesso presenta interesse storico-artistico”. 3. L’area facente parte del Piano risulta doppia rispetto a quella indicata dal vigente R.U.. Questa estensione non è supportata da alcuna giustificazione all’interno degli elaborati costituenti il Piano. Pertanto alla Variante urbanistica fa difetto di motivazione. Ci sembra, poi, che tale ampliamento sia stato effettuato unicamente per rendere possibile l’operazione di spalmatura della villettopoli recuperando i volumi demoliti. 4. L’intervento ammesso dal Piano viene ad interferire, di contro ad un parziale positivo recupero del vecchio assetto del giardino, con aree paesaggisticamente importanti come quelle boscate (parcheggio) o come quelle coltivate ad olivi, sostituendo in maniera inaccettabile verde attrezzato al verde agrario. 5. L’intervento prevede che la piccola cappella di inizi Novecento o fine Ottocento venga trasformata annullandone la spazialità tramite solaio intermedio. Si chiede che il volume della piccola chiesa rimanga integro e destinato a funzioni compatibili con la sua spazialità.6. La motivazione della Variante riportata negli elaborati, anche qui come nel caso di Arliano, risiede nel fatto che “la vendita deve avvenire mediante una preventiva valorizzazione” per il mercato. Si tratta di una giustificazione economica estranea agli interessi della comunità che si riflettono negli strumenti urbanistici. In questo senso il Piano deve essere ritirato. L’appetibilità di una vendita non fa parte degli interessi collettivi che il Comune deve tutelare.,




                                                      Elvira Macchiavelli
Nonostante questo allarmante resoconto, la struttura giace ancora nel suo silenzio perpetuo, dato che è uscita incolume dalle numerose aste messe a punto dall'USL, e dalle mani di magnati russi che vogliono costruire le loro dimore al posto di questo enorme ex sanatorio.








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