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URBEX AT INFO! È IL BLOG DI ELVIRA MACCHIAVELLI DEDICATO ALL'ESPLORAZIONE URBANA. VISITATE ANCHE IL CANALE YOUTUBE

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mercoledì 24 ottobre 2012

Cementificio e Fornace, Ex Cementizia

E' impossibile non notarlo tanto è grande. Un complesso costruito a ridosso di una collina a Pizzidimonte a Santa Lucia, vicino Prato. Quattro alte ciminiere si tengono compagnia e un'altra, più alta e solitaria, tutta di mattoni. Un forte della produzione di cemento e mattoni, ora gigante impacchettato in pesanti bende di lamiera perchè in cura. Ma io ti ricordo e ti sospiravo e ti guardavo e finalmente ti ho immortalato anche a te...certo, nella tua forma peggiore perchè malato dal tempo.



A differenza di molti edifici, questa ex industria mantiene il suo fascino anche con tutti quei ponteggi intorno. Dentro poi è una piacevole frenesia: ci sono ancora i forni dove veniva introdotta l'Alberese estratta da Poggio Castiglioni per produrre il cemento.

  L'ex Cementizia viene progettata dall'ingenere Leone Poggi  e sarà la Società di Casale monferrato 'Marchino e Co' a governare la produzione dal 1927 fino al 1956. Il cementificio venne abbandonato in seguito ai danni fatti dalle truppe tedesche agli impianti. Queste informazioni le ho trovate su di un cartello illustrativo che si trova ai piedi della salita per raggiungere il cementificio: il percorso infatti si snoda lungo tutta la collina per gli appassionati di tracking. Dalla cima si vede tutta Prato, con tutto il suo tran tran di scambi commerciali e tir: un mondo frenetico che un tempo anche questa industria doveva conoscere bene.
Cosa ci faranno? A quanto accennano le informazioni riportate sul cartello che ho letto, siccome esempio di archeologia industriale eccezionale, il cementificio sarà riconvertito in fabbrica di cultura...in teoria come quello di Alzano Lombardo che è già operante nel settore.

Villa Corridi, da dimora signorile a sanatorio.

Villa Corridi. Un altro luogo particolare e dimenticato di Livorno. Francamente neanche io sapevo della sua esistenza fin quando non me nè hanno parlato, poi immediatamente mi ci sono trovata dentro ed è stata un'esperienza senza uguali.

Villa Corridi è un'antica dimora signorila circondata da 63.000mq che costituiscono il polmone verde di Livorno. Il bel parco pubblico circonda la struttura che adesso è diventata una scuola, ma nelle sue immediate vicinanze si trova una struttura misteriosa a semicerchio: l'ex sanatorio.

Ma andiamo per gradi: la famiglia Corridi, imprenditrice nel campo chimico-farmaceutico, prese la villa a metà Ottocento. Possedevano una distilleria (chiamata lo Stillo) e per loro volontà, furono costruite delle terme che nel giro di pochi anni vennero chiuse a causa della scarsa affluenza di clienti.

Nel 1904, la Villa fu trasformata secondo il progetto di Adriano Alberto Padova, in sanatorio perchè ubicata in una posizione favorevole per i malati di TBC. Il giardino fu risistemato, le terme reintegrate nel complesso e pochi anni dopo fu costruita anche una Chiesa dedicata a Cristo Re, in stile eclettico neo-gotico. Negli immediati anni 30 fu eretto anche un teatro ora chiamato teatro Mascagni.

Nel 1968 cominciò la dismissione di alcuni reparti del sanatorio e nel 1970 chiuse i battenti definitivamente, il teatro fu restaurato e la chiesa abbandonata, una parte della Villa, come ho già accennato, venne adibita ad uso scolastico mentre gli altri padiglioni stanno crollando inesorabilmente.

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Elvira Macchiavelli

mercoledì 17 ottobre 2012

Le Terme del Corallo, Livorno

Parlo di questo posto magico solo adesso nonostante mi ossessioni ormai da anni.
Si, la sua presenza è un'ossessione ed un'ossessione il tempo che passa con tutti i suoi elementi disastrosi quali vandali, piogge e polvere.
Un tempo luogo  glorioso ed esclusivo ora luogo marcio e in decadenza:  sono marce le sue vetrate che riflettono una luce sporca e sono marci gli affreschi liberty e le piastrelle decorate.

Le terme del Corallo sono state spesso nell'occhio della stampa perchè rinomato centro di spaccio in quel di Livorno. Si parlava di tappeti di siringhe, homeless abusivi e ahimè, realtà vere e non un minimo  ingrossate dai giornali.

La storia di questo complesso risale al 1903 quando fu costruito dall'ingenere Angelo Badaloni. Le  Acque della Salute, o Terme del Corallo appunto, nate grazie alla scoperta di una polla d'acqua salata nel 1854 situata nel vecchio Podere delle Vigne. L'acqua venne subito convogliata e offerta al pubblico che si riuniva sotto il corpo centrale del complesso termale: un tempio dalla struttura ottagonale. I benefici e la sua fama fu talmente tanta che nei primi anni del Novecento la società Acque della Salute acquistò l'immobile costruendovi un vero e proprio stabilimento.

       stampa d'epoca
fotografia di oggi


Il massimo splendore si registrò nel 1904 quando le Terme furono inaugurate. Correlate a loro anche l'albergo Corallo che insieme formavano un fulcro turistico per Livorno ormai decaduto.   Nel 1968 le Terme furono vittima di un tremendo incendio e questo segnò un altrettanto  tremendo declino del complesso. Parzialmente oscurato dalla costruzione di un cavalcavia  nel 1982 le Terme cominciarono a perdere il proprio fascino. Fu anche presentato un piano di recupero ma non venne mai realizzato.


Nel 2005 degli imprenditori livornesi acquistarono l'immobile ma la volontà di costruire degli appartamenti e ristrutturare il complesso non venne mai consolidata così nel 2007, l'edificio venne sigillato con un avvio di un'azione giudiziara indetta dalla magistratura a causa dei ripetuti atti vandalici e noto degrado. Il processo si concluse con l'assoluzione degli imprenditori.

Adesso le terme sono all'undicesimo posto della classifica FAI e intanto è stato avviato il piano di recupero e la messa in sicurezza dell'area verde annessa alle terme. Anche su Facebook esistono due gruppi dedicati a questo luogo che conserva sempre, nel suo perenne degrado un fascino senza uguali. (Nella foto sopra  una particolare finestra liberty coi suoi disegni).

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Elvira Macchiavelli

venerdì 5 ottobre 2012

Cementificio C., mondo sventrato

Il treno è uno di quei mezzi di trasporto che se anche sta diventando costoso e 'incerto', regala delle viste uniche.
Un nuovo cementificio e adesso una possibile e nuova avventura.

Un pò di storia:

Tutto iniziò quando Giuseppe Cerrano intuì bene il potenziale di Casale Monferrato (zona fertile di sedimenti adatti alla fabricazione di calce e cemento), era il 1867 quando si costituì la 'Società di Casale Monferrato per la cottura della calce idraulica' poi convertita nel 1873 in 'Società Anonima Fabbrica Calce e Cementi'. 
L'imprenditore Cerrano avanzò l'idea, poi concretizzata, che anche l'Italia potesse produrre cemento (anche se in quegli anni non veniva utilizzato), così  grazie a degli studi nel settore e a vari esperimenti riuscì a ottenere un ottimo cemento Portland. I suoi compagni di società videro in questo inaspettato successo la più completa diffidenza: era troppo azzardare su di una nuova produzione quando già la Francia era la massima esportatrice di cemento. 

Cerrano non presta ascolto agli altri imprenditori e nel 1882 esce dalla 'Società anonima fabbrica Calce e Cementi' fondandone una  nuova: 'Giuseppe Cerrano e compagni'.


Il successo della nuova società di Casale Monferrato è eclatante: il lungimirante imprenditore fu il primo ad intrudurre in Italia il forno Dietzsch acquistandone il brevetto. E non solo, Cerrano sarà il primo a portare l'energia elettrica nella sua fabbrica e nel 1887 gli sarà persino conferita la medaglia d'oro dal Ministero dell'Industria. (
Sotto, foto del cementificio degli anni 20).


                                    
Il cementificio fu costruto nel 1898 a ridosso della stazione ferroviaria di Santa Marinella per favorirne il trasporto delle merci. in origine si parla di 10 ettari completamente consacrati alla produzione del cemento e calce. L'impianto era alimentato da una propria centrale elettrica alimentata a carbone e gli operai impiegati erano non più di 200 alla fine degli anni 30.

                

La fine del Cementificio di Santa Marinella si ha con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale: gli impianti erano datati e la concorrenza di un nuovo impero del cemento, questa volta nella vicina Civitavecchia, portarono alla sua definitiva chiusura. Negli anni 50 i terreni circostanti alla fabbrica vennero impegnati nella fioricultura e da allora l'abbandono regna sovrano.

Nel 1992 il comune di santa Marinella presentò al Ministero dei Beni Culturali e Ambientali un vincolo di tutela che venne accettato.


Davanti ai capannoni sventrati, che lasciano intravedere gli alti  piloni in cemento che reggono la struttura, c'è anche una bella villa patronale datata 1911 adornata da degli stucchi molto suggestivi chiaramente Liberty (foto a lato).


Elvira MacchiavelliClick here for the video

lunedì 1 ottobre 2012

Access all Areas.


La fonte da me consultata e rielaborata per questa cronistoria è stata ‘Access all Areas, a User’s guide to the art of urban exploration’.

Quando comprai questo manuale a Toronto, era il 2008 e il suo autore era già scomparso da quattro anni.
Jeff Chapman, meglio conosciuto col nome di Ninjalicious, è stato fondatore della Urbex a Toronto e della sua zina Infiltration: the zine about going places you're not supposed
to go.







Ninjalicious ha sempre tenuto contatti oltreoceano con explorer quali Vadim Mikhailov, Wes Modes, Petr Kazil…
‘Ninja’ conia il termine ‘credibility prop’: una tattica per infiltrarsi in luoghi dove l’accesso non è consentito, tipo la piscina di un albergo…
Inoltre collaborò più volte con la CBC NewsWords program BIG LIFE, in cui mostra la sua Toronto sotterranea.
E’ stato più volte intervistato con sua moglie Liz nel film BBS: the documentary come partecipanti alla community BBS.

Jeff Chapman morì pochi giorni dopo l’uscita del suo libro a causa di un calcinoma il 23 agosto 2005 all’età di 31 anni.

‘Gone, But Never Forgotten’

Urban Exploration: Cronistoria: Le Origini



Le nostre origini esplorative nascono esattamente nel novembre del 1793 quando Philibert Aspairt si
addentra in quella che oggi è chiamata la Parigi sotterranea. Morirà con la sua grandiosa scoperta che è giunta fino a noi. Undici anni dopo, il 30 aprile 1804 i membri dell’ispettorato delle miniere trovano i resti dell’avventuriero. La moglie riconosce il marito scomparso per il mazzo di chiavi che ancora giaceva vicino a lui, e il candelabro: Philibert Aspairt si addentrò probabilmente in una zona con poco ossigeno, la candela si spense e morì nel buio di un luogo sconosciuto di fame e di sete. L’esplorazione ha poi cominciato ad essere materia di scrittura per il precursore di Jack Kerouac e la beat generation: Walt Whitman. Nel 1861 il poeta scandalistico americano scrive nel Brooklyn Standard la sua esperienza nell’addentrarsi nel primo tunnel sotterrano del mondo. Costruito nel 1844 ad Atlantic Avenue e poi abbandonato, sarà dalle impronte di Whitman che nascerà un filone di curiosi artisti decadenti che cantano le lodi della fatiscenza e l’amore dell’avventura surreale. Arrivano i Dadaisti con a capo Andre Breton, Paul Eloard, Francis Picabia e Tristan Tzara che nel 1921 organizzano una spedizione verso la sconosciuta e disabitata chiesa di San Julien le Pauvre di Parigi. Questa sarà la prima di una delle tante escursioni ‘dove questi luoghi non hanno ragione di esistere’. Nel 1904 muore il primo urban explorer falciato da un treno del metro di New York mentre lo stava esplorando mentre nel 1916 nasce il climbing. Arte tanto utile quanto impegnativa per gli esploratori, Harry H.Gardiner (l’uomo volante) si arrampica per 12 piani e 211 piedi sulla facciata del Majestic Building di Detroit: un record imbattuto.
Poi è la volta di un’ aspra e grande critica volta ai non esploratori. E’ la prima volta che l’esplorazione urbana viene vista come antidoto verso il consumismo di giochi imposti dalla società passiva. E’ il 1955 e ‘Introduction to a Critique of Urban Geography’ suggerisce di creare e vivere le avventure. Ed è quello che facciamo.

Urban Exploration: Cronistoria: 1959-1989


1959-1986 l’esplorazione urbana arriva alla sua espansione. Gira come un turbine dagli Stati Uniti, alla Francia fino all’Australia.
Siamo a Cambridge, in Massachusetts. Il gruppo Tech Model Railroad Club’s Signal and Power organizza escursioni nei condotti d’aria intorno al Campus. Nasce l’ hacking.
Nel ‘68 invece cambia il modo di comunicare proprio dove l’esplorazione urbana è nata: nelle catacombe parigine. Ispirati dalla resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale, i catafili francesi decidono di comunicare tra loro mediante segnali in codice e pseudonimi. Tattica tutt’ ora utilizzata da molti urban explorers. Tre anni dopo avviene la prima infiltrazione riconosciuta nella cattedrale di Notre Dame de Paris. 


Di notte Philippe Petit (foto a lato) sistemò tra le due torri una corda d’acciaio. Il giorno dopo, camminò sulla corda in equilibrio. Quando discese da Notre  Dame venne arrestato. Tre anni dopo compì la solita impresa sulle Torri Gemelle. L’esplorazione viene pensata come qualcosa di estremo. 1977 nascita della cacophony society derivati dal San Francisco Suicide Club come primo gruppo di esploratori con diversi obbiettivi. Ricordate l’Avenue Tunnel? E’nel 1980 che viene riscoperto (da Bob Diamond) dopo esser stato sigillato e dimenticato nel 1861. La penultima data di questa seconda data risale al 1985 quando a Sydney, Rolf Adams, comincia a scrivere il Sydney Pseudokarst (la finta grotta) che altro non è che il condotto dell’acqua della città. La serie verrà presa in considerazione dall’Università della società Speleologa di Sydney. Questo è l’inizio del primo movimento explorer australiano. Fondato nel gennaio del 1986, a Melbourne  da Doug, Woody e Sloth, il Cave Clan comincia a esplorare ogni condotto idrico, grotte naturali e non. Altri eventi spericolati? A si ,Dan Goodwin (aka l’uomoragno) scalò la Sears Tower di Chicago…con delle ventose per rimanere aderente alle pareti di vetro…1981.

Urban Exploration, Cronistoria: 1989-1990


Le parti salienti di questa nuova parte della nostra cronistoria sono fatte di nuove scoperte, premi e interessanti pubblicazioni.
Aprile 1989, si svolge il primo Cave Clan (http://caveclan.org/)  Awards tenuti nelle fognature ANZAC di Melburne. Il Cave Clan include 8000 esploratori che si muovono costantemente per andare a visitare nuovi luoghi, e l’idea di un ‘Awards’ nacque per gioco: durante la nomination viene votato  la fognatura più bella, la situazione più divertente e così via.  


Nel solito anno sempre in Australia, Doug pubblica il primo numero di ‘Il Draino’ e la Cave Clan newsletter. Lasciamo per un attimo l’Australia e spostiamoci verso ‘la Madre Russia’. Vadim Mikhailov e i suoi compagni esplorano i sotterranei di Mosca. Nascono i Diggers of the Underground Planet. Pensate che nel 1994 questo gruppo scoprì il fantastico, ma praticamente invalicabile e proibito, tunnel ‘metropolitano’ ‘Metro 2’.  Quest’ultimo si snoda per sette livelli di profondità rispetto all’ordinaria metropolitana moscovita. Fu costruito da Stalin per garantire la fuga agli Officiali del Cremlino in caso di attacco. Nel settembre 1990 Alan S. North scrive ‘The Urban Adventure Handbook’. Una guida che incoraggia le persone a praticare climbing all’aperto e ad entrare in quei luoghi oscuri che tanto amiamo. Questo libro coniò il termine ‘Urban Adventure’. Quattro anni dopo viene pubblicato il primo numero della zina  Samizdat: contiene le esperienze degli stunts impiegati nelle avventure più disparate: dall’attraversamento di lunghi tunnel sotterranei, fino all’esplorazione di condotti d’aria. Gli autori originari del Michigan, Dug Song e e Greg Shewchuk, pubblicarono solo due numeri. Solito anno, nascita di un nuovo gruppo. Viene fondato l’alt.college.tunnels includendo nel grupp Eric Chien, Ben Hines, e Matthew Landry.
Alla prossima!

Urban Exploration: Cronistoria: 1995-1996


In soli due anni, dal 1995 al 1996, lo strumento web dilaga le proprie forze in ogni cunicolo urbano-virtuale.
Cominciano a nascere i primi siti internet dedicati alla scoperta e alla storia di zone ‘where is not supposed to go’.

Nel marzo del ’95 Kevin Kelm dedica un intero sito internet alla Base Missilistica abbandonata VR che in breve tempo raggiunse importanti livelli di popolarità. L’infiltrazione nel sottosuolo e in zone X porta popolarità e riconoscimenti anche ai Diggers of the Underground Planet. Quel gruppo di ragazzi russi che scoprirono il reticolato della Metro2. (sotto, un tunnel del metro)



Nel 1996 vengono ufficialmente riconosciuti dal Governo Moscovita come importante risorsa di ricerca del sottosuolo.
L’ondata non si ferma, gli urban explorers continuano a fare capolino da ogni spazio: Wes Modes mette su un portale chiamato Adventuring: un archivio che include le sue avventure e un elenco di luoghi da visitare.
Nel settembre del 1996 in America, Max Action e i suoi compagni dell’Università del Minnesota creano un gruppo di esplorazione chiamato Adventure Squad (e successivamente Action Squad). Medesimo anno, un mese dopo. Ninjalicious  (risaputo fondatore della UE e autore del libro ‘Access all areas an User’s Guide to the art of Urban Exploration’) nell’Ontario, Canada,  pubblica il primo numero  della zina Infiltration. Ed è proprio in questo numero che viene coniato il termine Urban Exploration introducendo, e consolidando,  il concetto di esplorare zone off-limits di ogni tipo come un hobby. Un mese dopo in Inghilterra nasce il forum uk.rec.subterranea

Urban Exploration: Cronistoria: 1997-2002


La penultima  parte della nostra storia è un riassunto che corre attraverso il tunnel numero 1997-2002.
Sono anni di forti fermenti incrementati da una passione ormai dilagante.
Grazie all’explorer canadese Ninjalicoius si forma una prima rete di UE sharing grazie alla pubblicazione dei primi sei Urbex links nel sito di Infiltration: unico obiettivo: discutere di luoghi da esplorare.
Nel solito anno, 1997, i Berlin Unterwelten affermano che il sottosuolo della città è ormai sotto alle loro impronte. 

L’esplorazione viene riconosciuta come arte, reportage e infine rilegata nel libro ‘Invisible New York: the hidden  infrastructure of the city’. Autore l’esploratore e fotografo Stanley Greenberg. Poi è la volta del colosso yahoo: trampolino di lancio, nel dicembre 98, di trenta siti di esplorazione inclusi nella categoria Recreation: cool links.  Nel 2000 Eku Wand e Dietmar Arnold, dei Berliner Unterwelten  rilasciano il cd con materiale multimediale, Berlin im Underground: Postdamer Platz, che offre un tour virtuale nei sotterranei della Capitale.
Nel medesimo anno Mr.Samble, sempre un explorer candese, crea il primo MSN group alla quale aderiscono esploratori dall’Australia, Canada, Francia, US, UK, Irlanda e Olanda.  Un anno dopo con l’incubo delle TWIN Tower iniziano gli anni bui dell’UE: è l’esempio di Daniel Joseph Konopka che viene arrestato e condannato a 13 anni di prigione, perché sorpreso con del cianuro nei tunnel dell’Università di Illinois in prossimità della metro di Chicago. Konopka si difese dicendo lo avevo trovato durante un’esplorazione.
Sei mesi dopo il panorama dell’ UE si risolleva grazie  alla pubblicazione di Julia Solis, New York Underground:Anatomie Einer Standt un libro in tedesco dedicato alla Grande Mela sotterranea. Questo, dopo aver costituito una grande comunità di explorers, artisti, storici e architetti chiamata Ars Subterranea.

Urban Exploration: Cronistoria: 2004


Siamo giunti al termine della nostra cronistoria…ma sarà veramente la fine? La timeline da me rielaborata s’interrompe nel giugno 2004.
Due anni prima, Vadim Mikhailov, leader dei Diggers of Underground Planet, guidò le autorità russe attraverso un passaggio nascosto per giungere al teatro dove 922 persone del pubblico erano tenute  in ostaggio dai Ceceni.  Esattamente un mese dopo, durante novembre, la ‘well known’ Ars Subterranea tiene un esibizione nella New York underground  …indovinate dove? In quel Brooklin’s Atlantic
Avenue Tunnel (foto sotto, http://www.jamesmaherphotography.com/) dove Whitman si addentrò anni prima.



L’ UE però non è solo foto, né video, né cultura è anche ispirazione per chi ha la dote musicale. Molti mettono in musica l’ esplorazioni catturando così il luogo: secondo impulsi dettati dalla location, le membra umane compongono immagine visive oppure piratesche ballate che inneggiano proprio all’urban exploration. E’ il caso di Max Action che nel marzo 2003 rilascia questo singolo di 56 secondi chiamato UE favorite Things.


L’espandersi della UE ha portato però anche dei cattivi frutti. Nel 2004 molti siti sono stati bannati dai loro edificatori perché le informazioni venivano captate da raver e vandali che certo non entravano in un manicomio abbandonato per scopi culturali o ‘adrenalinici’.  Persino il Cave Clan Clannie Awards venne interrotto dopo 15 edizioni.
La timeline cartacea termina con due eventi. Il primo riguarda la pubblicazione di un libro che contiene più di 220 fotografie  scattate da John Gray e Mark Gerrity: Abandoned Asylums of New England e l’ultimo evento è stato definito epocale.
Nel giugno del 2004, più di 65 explorers del nord America e oltre si sono spostati a Toronto per una full immersion di 4 giorni alla Office Products Expo 94. Uno dei primi meeting di Urban  Exploration.