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giovedì 26 gennaio 2012

Villa Saletta


Di origine medievale, il Borgo di Villa Saletta, si staglia imponente su di una collina. Mentre si percorre la strada, leggermente in salita, subito delle case e fattorie disabitate accolgono il visitatore. 
Proprietari del Borgo furono la famiglia Riccardi (parenti e banchieri dei Medici di Firenze) che vi si insediarono nella seconda metà del 1400, anche se la grande torre dell'orologio (con una lancetta arrugginita ancora sulle undici ) risale al 1200. Un tempo Villa Saletta era indipendente con la propria posta, forno (le cui rovine sono ancora visibili) e botteghe artigiane. Nella Tenuta ci sono circa una ventina di case coloniche con una manifattura di tabacco (ormai in disuso) e un frantoio dove la SRL Villa Saletta continua a produrre olio. Si perchè il Borgo è solo in parte abbandonato. Infatti tutte le case sono chiuse con catenacci e lucchetti.
Le frequenti visite del Granduca Leopoldo di Toscana apportarono la creazione di numerosi edifici con uno stile unico ancora oggi visibile.
Durante il corso del XVIII secolo il canonico Gabriele Riccardo (fondatore del Borgo) portò alcuni cambiamenti: la costruzione della cappella di famiglia, dov'è sepolto, case per i lavoratori e il vecchio mulino ad acqua di Roglio. La bancarotta dei Riccardi, nel XIX secolo comportò la vendita della proprietà alla famiglia Gamba Castelli.
La Seconda Guerra Mondiale vide l'occupazione di Villa Saletta sia dall'esercito tedesco che italiano comportando anche una incursione da parte del nucleo SS. Per tre giorni la postazione fu sotto assedio dalla settima divisione dell'esercito americano fino alla resa. In un'ala di Villa Saletta 350 persone sfollate e rifugiati furono accolti.

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Elvira Macchiavelli

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