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giovedì 22 marzo 2012

Ex Zuccherificio Etruria


Quanto segue è un articolo pubblicato sul quotidiano il Tirreno in data 31 gennaio 2010 scritto da me. Molti capannoni sono stati demoliti, e molte case sono sorte al loro posto.'La nascita, la storia e la morte del colosso di Marina di Cecina. Tutto iniziò nel 1899. I progetti chiari. La società Etruria in accordo con la Banca Tirrena: accordi, finanziamenti per determinare le sorti industriali ed economiche cecinesi. A distanza di 111 anni si ritorna a parlare di quello scheletro che da anni giace in via Ginori. La ciminiera alta, ancora, sovrasta il Paese. Le foto in bianco e nero lo presentavano brulicante di operai: vivo, attivo come un essere umano. I camion carichi di bietole partivano dai campi. Lo zuccherificio le divorava: venivano tagliate, dalle quattro tagliatrici fino a ricavare 30.000 quintali di bietole al giorno. Poi, venivano centrifugate dalle turbine fino a separare i cristalli di zucchero dagli scoli. Infine, la casa dello zucchero, raffinava il prodotto finito preparandolo per il commercio. Il fumo della ciminiera appestava Cecina, i vapori emanati dallo zuccherificio rendevano la strada di via Ginori appiccicosa. Dopo vari passaggi di proprietà che subirono i locali dello zuccherificio tra il 1903 e 1922 la società Ligure Lombarda Oleum, decise di riattivare la vecchia fabbrica. Sono stati anni fiorenti quelli del 1923: i locali furono ampliati e la coltivazione di barbabietole nelle zone limitrofe fu incrementata. Poi tutto crollò. I camion che trasportavano barbabietole erano sempre più radi e la chiusura dei cancelli sempre più vicina. Le macchine finirono il loro ultimo ciclo, suonò l'ultima campanella per gli operai e il capitolo dello zuccherificio di Cecina si chiuse. Per anni in disuso, immerso in un silenzioso degrado, che di tanto in tanto veniva interrotto da qualche appassionato fotografo che si addentrava nel suo ventre arrugginito. All'improvviso, nel 2007, parte il progetto di recupero urbano dell'ormai ex zuccherificio. La società Aulo Cecina Srl rileva i 76mila metri quadri di superficie ed ha dieci anni di tempo per attuare l'ambizioso progetto di archeologia urbana. La struttura sarà mantenuta (almeno esteticamente), e il progetto si avvicina molto a quello di recupero dell' ex Magona di Cecina. Molti lotti sono stati già costruiti. L'ex zuccherificio non ospiterà più macchinari ma spazi verdi, un nuovo teatro, appartamenti e strutture commerciali. Una nuova zona, dunque, dovrebbe sorgere al posto del colosso di Marina di Cecina che sarà sempre nella memoria di tutti.'





Ovviamente i lavori vanno a rilento. alcune villette a schiera che danno su via Ginori sono state costruite, il tetto del complesso centrale è stato smantellato, ma i macchinari non hanno ancora lasciato la loro dimora.

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Elvira Macchiavelli

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