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giovedì 21 marzo 2013

Ritorno alle Origini: le colonie marine di Calambrone


Ritornare in un luogo e non trovare più i segni delle proprie impronte innesca una profonda nostalgia ma riempie anche di orgoglio.
Anni fa mi imbattei in quel di marina di Pisa e rimasi estasiata dalla quantità e qualità di abbandono che si estende lungo questa fascia di sabbia e mare: le colonie Marine di Calabrone.
Caseggiati grigi e bui, sfondati dalle intemperie e alla portata degli occhi di tutti.  Adesso quei tutti sono diventati una voce talmente forte che molte delle ex colonie sono state ristrutturate e riconvertite a dimore nuove e di lusso.
La loro architettura è stata ripresa fedelmente, così come i colori originari,  ma molti dei loro tesori sono scomparsi.

Quando visitai un’ ex colonia, là sul tetto, una statua di donna in stile  Liberty sovrastava il disastro dell’abbandono…poi cominciarono i lavori di recupero e chissà che fine tremenda ha fatto quella statua.

Questo nuovo reportage è frutto di un attento lavoro esplorativo sul campo e nella rete, un salto che ci porta nel lontano e triste passato fascista di mamma Italia.

Oltre alla Colonia Rosa Maltoni Mussolini, recentemente ristrutturata, mi preme ricordare la colonia Firenze. Costruita tra il 1931-1932(e progettata dall’architetto Gianozzi di Firenze) a Tirrenia è la più antica e a mio parere suggestiva.  Composta da più padiglioni posti a pettine e  collegati tramite ‘un corpo longitudinale’, i padiglioni sono ormai dei residui umidi e fatiscenti. Inutile dirvi che  il tetto è crollato: sono rimaste soltanto le assi portanti di legno a segnalare la solida struttura con la quale la colonia è stata costruita (foto a lato).
Particolarità romantica le facciate circolari che contengono ancora le scale che portano (chissà ancora per quanto) alla parte superiore della colonia. Per quanto riguarda la mensa di quest’ultima rimangono soltanto le piastrelle ai muri.

L’elenco delle colonie si snoda tra nomi patriottici e dal passato mitico che il fascismo voleva rappresentare (e ci vuol coraggio): Nel 1974 fu abbandonata la colonia Principe di Piemonte ma adesso anche questa è stata recuperata, poi abbiamo la Vittorio Emanuele II, la colonia Fasci d’Italia all’Estero e la Stella Maris.
In questa zona tutto è stato abbandonato: anche la vecchia linea ferroviaria che collegava questa zona di mare con Livorno e Pisa è stata dismessa.
Tirrenia è dunque una zona in via di sviluppo, speriamo non soltanto commerciale e residenziale, ma anche culturale volto a ricordare la lontana estate degli anni ‘30.

Elvira Macchiavelli

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