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martedì 16 luglio 2013

'Arò si gghiuta?!' In Calabria.


Un viaggio inaspettato, improvvisato nato da un invito durante una notte. Sempre durante una notte abbiamo viaggiato su inter city da Firenze a Amantea, Calabria.
La prima cosa che vedi dalla piccola stazione sono dei ruderi molto suggestivi su di una montagna: una struttura con una cupola, resti di torri e di fortezze (foto a lato).
Ho visto poco, molto poco: diciamo che ho esplorato a distanza, con la mente, perché se non si ha  la macchina le strade sono dure da attraversare: è tutto una salita sotto al sole del Sud che non ha niente a che vedere con quello Toscano.
In una settimana ho capito che lo ‘scarrupo’ è ovunque e che nessuno se ne interessa né da un punto di vista economico amministrativo né artistico. Per esempio vicino a Longobardi, un piccolo paese sulla costa, c’è un castello abbandonato che emoziona solo a vederlo da lontano. Case padronali con torrette e stucchi sono sparse ovunque tu giri lo sguardo così come molte ville che da Amantea si presentano lungo la ferrovia per Tropea.  La vegetazione è ovunque, la natura si sta riprendendo ciò che l’uomo ha deciso di far decadere nell’oblio. 
Nessun recupero quindi? Bè diciamo pure che hanno un modo loro per rivalutare un luogo, seppur in parte. Per attraversare una piazza si può tranquillamente passare in un antro ricavato da una palazzina abbandonata…alzi gli occhi e trovi le finestre e le porte murate e tante persone che ne hanno gli occhi pieni di queste immagini.

La grande tristezza è che non ci sono solo edifici antichi in abbandono ma una miriade di strutture fantasma in totale fatiscenza: scheletri di cemento armato che dovevano essere case o negozi buttati sulla campagna agli occhi di tutti.

E’ un peccato che non si sappia molto dei luoghi del Sud sono veramente suggestivi e tutti da scoprire…per la prima volta.

Elvira Macchiavelli

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