Siamo giunti al termine della
nostra cronistoria…ma sarà veramente la fine? La timeline da me rielaborata
s’interrompe nel giugno 2004.
Due anni prima, Vadim
Mikhailov, leader dei Diggers of Underground Planet, guidò le autorità russe
attraverso un passaggio nascosto per giungere al teatro dove 922 persone del
pubblico erano tenute in ostaggio dai
Ceceni. Esattamente un mese dopo,
durante novembre, la ‘well known’ Ars Subterranea tiene un esibizione nella New
York underground …indovinate dove? In
quel Brooklin’s Atlantic
Avenue Tunnel (foto sotto, http://www.jamesmaherphotography.com/) dove Whitman si
addentrò anni prima.
L’ UE però non è solo foto,
né video, né cultura è anche ispirazione per chi ha la dote musicale. Molti
mettono in musica l’ esplorazioni catturando così il luogo: secondo impulsi
dettati dalla location, le membra umane compongono immagine visive oppure
piratesche ballate che inneggiano proprio all’urban exploration. E’ il caso di
Max Action che nel marzo 2003 rilascia questo singolo di 56 secondi chiamato UE
favorite Things.
L’espandersi della UE ha
portato però anche dei cattivi frutti. Nel 2004 molti siti sono stati bannati
dai loro edificatori perché le informazioni venivano captate da raver e vandali
che certo non entravano in un manicomio abbandonato per scopi culturali o
‘adrenalinici’. Persino il Cave Clan
Clannie Awards venne interrotto dopo 15 edizioni.
La timeline cartacea termina
con due eventi. Il primo riguarda la pubblicazione di un libro che contiene più
di 220 fotografie scattate da John Gray
e Mark Gerrity: Abandoned Asylums of New England e l’ultimo evento è stato
definito epocale.
Nel giugno del 2004, più di
65 explorers del nord America e oltre si sono spostati a Toronto per una full
immersion di 4 giorni alla Office Products Expo 94. Uno dei primi meeting di
Urban Exploration.
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