Ritornare in un luogo e non
trovare più i segni delle proprie impronte innesca una profonda nostalgia ma
riempie anche di orgoglio.
Anni fa mi imbattei in quel
di marina di Pisa e rimasi estasiata dalla quantità e qualità di abbandono che
si estende lungo questa fascia di sabbia e mare: le colonie Marine di
Calabrone.
Caseggiati grigi e bui,
sfondati dalle intemperie e alla portata degli occhi di tutti. Adesso quei tutti sono diventati una voce
talmente forte che molte delle ex colonie sono state ristrutturate e
riconvertite a dimore nuove e di lusso.
La loro architettura è stata
ripresa fedelmente, così come i colori originari, ma molti dei loro tesori sono scomparsi.
Quando visitai un’ ex
colonia, là sul tetto, una statua di donna in stile Liberty sovrastava il disastro
dell’abbandono…poi cominciarono i lavori di recupero e chissà che fine tremenda
ha fatto quella statua.
Questo nuovo reportage è
frutto di un attento lavoro esplorativo sul campo e nella rete, un salto che ci
porta nel lontano e triste passato fascista di mamma Italia.
Oltre alla Colonia Rosa
Maltoni Mussolini, recentemente ristrutturata, mi preme ricordare la colonia
Firenze. Costruita tra il 1931-1932(e progettata dall’architetto Gianozzi di
Firenze) a Tirrenia è la più antica e a mio parere suggestiva. Composta da più padiglioni posti a pettine
e collegati tramite ‘un corpo
longitudinale’, i padiglioni sono ormai dei residui umidi e fatiscenti. Inutile
dirvi che il tetto è crollato: sono
rimaste soltanto le assi portanti di legno a segnalare la solida struttura con
la quale la colonia è stata costruita (foto a lato).
Particolarità romantica le
facciate circolari che contengono ancora le scale che portano (chissà ancora
per quanto) alla parte superiore della colonia. Per quanto riguarda la mensa di
quest’ultima rimangono soltanto le piastrelle ai muri.
L’elenco delle colonie si
snoda tra nomi patriottici e dal passato mitico che il fascismo voleva
rappresentare (e ci vuol coraggio): Nel 1974 fu abbandonata la colonia Principe
di Piemonte ma adesso anche questa è stata recuperata, poi abbiamo la Vittorio
Emanuele II, la colonia Fasci d’Italia all’Estero e la Stella Maris.
In questa zona tutto è stato
abbandonato: anche la vecchia linea ferroviaria che collegava questa zona di
mare con Livorno e Pisa è stata dismessa.
Tirrenia è dunque una zona in
via di sviluppo, speriamo non soltanto commerciale e residenziale, ma anche
culturale volto a ricordare la lontana estate degli anni ‘30.
Elvira Macchiavelli
Elvira Macchiavelli
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