Santità decaduta, religione
perduta in un mondo che di religione non ne ha più. Nascono le ortensie,
fioriscono gli aranci crollano i muri. Il convento di N. è uno dei luoghi più
suggestivi e armoniosi che abbia mai visitato. Scale sottili, panorami
sognanti, le celle dei monaci raccolte in un silenzio rispettoso e regale,
dignitoso. Il convento se ne sta ancora in piedi, come un eremita, a farsi
distruggere dai vandali, a farsi assillare
dal tumultuoso disfare dei ‘senza Dio’.
Annesso al convento, con tanto di portico e chiostro, si trova la
Chiesa e il suo campanile costruiti nel 1263 grazie all’iniziativa del vescovo
di N. in C. Gli Agostiniani vissero nel luogo fin quando si fusero con i
Canonici di San S. in Bologna nel 500. Il campanile è il laterizio e i
pochi affreschi rimasti del XVIII e XIX (foto a lato).
Di impatto i lavatoi,
completamente avvolti dall’oscurità e la cripta con i loculi dei monaci: nel
buio umido scritte profane e antri vuoti.
Questo link mostra il convento in un video di mia produzione.
Questo link mostra il convento in un video di mia produzione.
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