Le terme,
nel territorio italiano, sono davvero molte. Strutture in gran parte avvolte da
una decadente incuria poiché il turismo termale è pressoché inesistente.
Posizionate
nel centro cittadino, le terme T. si dislocano nel grande parco in più
stabilimenti. Il loggiato V. in stile quattrocentesco (costruito nel 1904
seguendo lo stile rinascimentale fiorentino), con alcuni locali dedicati
all’assaggio dell’acqua della fonte, bar e sala di scrittura (attualmente
restaurati),
il grande tempio affrescato con tanto di polla d’acqua ad oggi
funzionante.
Le origini
di questo complesso risalgono al ‘500 quando Cosimo I dei Medici ordinò un
sopralluogo in questa zona. Il complesso fu acquistato nel 1795 dai monaci
della Badia di Firenze, che incaricarono il rinomato architetto fiorentino G.M.
per creare un luogo ameno dedicato alla cura e all’assaggio delle acque
minerali. Il progetto si concretizzò nel 1798 e il tempio termale era così
costituito da due braccia laterali per dividere i bagni femminili dai maschili.
Soltanto nel 1930 la vasca ottagonale (detta Emanatorio e che tutt’ora contiene acqua termale) fu provvista di
una cupola in stile liberty realizzata dall’artista U.G.
mentre i graffiti con
alcune raffigurazioni floreali e ispirate a scene balneari di E.G. ravvivano il tempio termale.
Nel 1904
l’architetto G.M. ristrutturò completamente il complesso termale costruendo il
loggiato V., così chiamato perché il noto musicista era solito trascorrere
molte estati nello stabilimento termale. Nel 1916 le tre sorgenti principali
dell’area furono accorpate e le due ali del tempio finalmente abbattute. Caratteristici il tempietto circolare dedicato
all’acqua della sorgente G., dedicata ai bagni e scoperta nel 1905,
e la vasca
in terracotta di Signa dedicata all’assaggio dell’acqua, posta nel romantico
parco termale.
Le acque
dello stabilimento termale erano particolarmente propedeutiche per curare la
peristalsi intestinale e stitichezza cronica grazie all’alta concentrazione di
minerali.
La natura
sta progressivamente avendo il sopravvento in questo nuovo luogo magico: sembra
di entrare in un sogno, tra damigelle statuali ricoperte d’edera, e ricordi di
una Grecia occidentale dai rimandi
grotteschi e liberty.
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